Associazione
Semi di Libertà ONLUS
Associazione Semi di Libertà ONLUS
Sede Legale: Via Francesco D'Ovidio 20
00137 Roma
C.F. 97735360584
© 2024 Semi di Libertà
Scrivici: info@semidiliberta.org
10 WEBINAR rivolti a chi è interessat* ad affrontare un’esperienza di volontariato in carcere, o è già attiv* in questo ambito.
DOVE: online, su Youtube, riceverai i link per seguirli "on demand" quando e dove preferisci, su smartphone, tablet o PC
PERCHÉ: entrare in carcere, per chi inizia l’attività, significa varcare la soglia di un universo disciplinato da regole e procedure sue proprie, e venire in contatto con bisogni specifici legati alla condizione di detenuto. E’ quindi importante imparare a muoversi in questo universo evitando passi falsi e improvvisazioni.
COSA: il corso fornisce le nozioni di base sulle principali leggi che disciplinano l’esecuzione penale e sul ruolo del volontariato in ambito penitenziario, sull’organizzazione, i regolamenti e le figure professionali presenti negli Istituti Penitenziari, ed in generale tutti gli aspetti più importanti per sostenere efficacemente i detenuti nel difficile periodo dell’esecuzione penale ed agevolare il loro reinserimento nella società.
COME PARTECIPARE: E’ sufficiente iscriversi alla nostra Associazione.
In fondo a questa pagina trovi tutti i riferimenti per poterti iscrivere.
COSA OTTERRAI: al termine del corso ti verrà inviato via mail un attestato di partecipazione nominale, e se vorrai un orientamento individuale con operatori dell'Associazione proponente, o aiuto per prendere contatto con altri enti che operano nella tua zona.
Suggeriamo sempre di privilegiare il volontariato associato rispetto al volontariato singolo, per potenziare la propria espressione di partecipazione e solidarietà, ed evitare modalità d’azione occasionali e non programmate e finalizzate, soprattutto in un ambito così delicato e particolare come l’esecuzione penale.
Per svolgere questa attività è molto importante, oltre ad una forte motivazione, una formazione che consenta di avere una buona conoscenza dei termini e dei concetti giudiziari, delle regole, scritte o meno, che regolano la vita nell’Istituto, che aiuti ad affrontare situazioni che possono risultare difficili dal punto di vista relazionale (con detenuti e personale penitenziario), e la capacità di mettersi in rete con altri soggetti, al fine di poter operare un intervento davvero efficace.
PROGRAMMA
1 - COSTITUZIONE E DIRITTO PENITENZIARIO
Saluti Istituzionali. Cenni storici, norme sull’ordinamento penitenziario e sulle misure privative e limitative della libertà, il senso della pena
Relatori: Mauro Palma (Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale), Pasquale Bronzo (Professore associato di Diritto Processuale Penale Università La Sapienza Roma), Andrea Valeriani (Presidente L’Isola Solidale), Oscar La Rosa (CEO di Economia Carceraria)
2 - ESECUZIONE PENALE INTERNA (1^ parte)
Tipologia degli istituti, regole, organizzazione, categorie di detenuti, vita negli istituti
Relatori : Silvana Sergi Salani (ex Direttrice Casa Circondariale di Regina Coeli), Annunziata Passannante (Direttrice CC Orvieto ed ex Direttore Rebibbia 3 Casa), Alessandra Bormioli (Vice Direttrice CC Regina Coeli), Alessia Forte (Commissario Polizia Penitenziaria Rebibbia NC), Rosalba Console (ex Capo Area Educativa di Rebibbia Reclusione)
3 - ESECUZIONE PENALE INTERNA (2^ Parte)
La salute in carcere, tossico/alcol dipendenti, permessi premio, liberazione anticipata, accesso alle misure alternative, funzioni dei Garanti
Relatori : Sandro Libianchi (Presidente Co.N.O.S.C.I.), Marco Patarnello (Magistrato di Sorveglianza), Gabriella Stramaccioni (ex Garante detenuti Roma Capitale e Città Metropolitana), Stefano Anastasìa Giagni (Garante detenuti Regione Lazio e portavoce della Conferenza dei Garanti territoriali delle persone private della libertà)
4 - IL CARCERE FEMMINILE
Il carcere femminile e le sue caratteristiche, mamme con bambini in carcere, Icam e case famiglia.
Relatori: Giovanna Longo (Presidente Associazione a Roma Insieme), Giulia Merenda (Docente Rebibbia Femminile e Regista), Francesca Tricarico (Regista), Laura Liberto (Coordinatrice nazionale rete Giustizia per i diritti di Cittadinanzattiva)
5 - SEX OFFENDERS, TRANSESSUALI, MALATI PSICHIATRICI E REPARTI PRECAUZIONALI
Problematiche e accesso ai percorsi trattamentali
Relatori : Leopoldo Grosso (Psicologo, Psicoterapeuta e Presidente onorario del Gruppo Abele), Oria Gargano (Presidente Cooperativa BeFree), Cinzia Silvano (Ispettrice Polizia Penitenziaria)
6 - ESECUZIONE PENALE ESTERNA
Funzioni ed organizzazione dell’Uiepe (Ufficio interdistrettuale per l’esecuzione penale esterna). Ambiti di competenza per le misure alternative alla pena: lavori di pubblica utilità, detenzione domiciliare, semilibertà, affidamento in prova ai servizi sociali
Relatori: Lucia Castellano (ex Direttore Generale per l'esecuzione penale esterna e di messa alla prova), Patrizia Calabrese (Direttore Ufficio interdistrettuale esecuzione penale esterna Roma), Vincenzo Lo Cascio (Capo della Sezione Ufficio Centrale Lavoro Detenuti DAP)
7 - GIUSTIZIA RIPARATIVA E MEDIAZIONE PENALE
La giustizia ripartiva e la mediazione penale : significato, differenze e normative
Relatori : Benedetta Bertolini (Mediatrice Penale), Franco La Torre (Storico, famigliare vittima di mafia)
8 - LA GIUSTIZIA MINORILE
La giustizia minorile , le attività per il reinserimento sociale dei minori e giovani adulti
Relatori : Cira Stefanelli (Direttrice Ufficio Formazione personale area penale esterna e giustizia minorile), Don Niccolò Ceccolini (Cappellano Casal del Marmo), Nadia Cersosimo (ex Direttrice IPM Casal del Marmo Roma)
9 - IL DECENTRAMENTO DELLE FUNZIONI, L’ACCOGLIENZA ED IL REINSERIMENTOIl ruolo di coordinamento e controllo dei Provveditorati Regionali, l’accoglienza esterna e l’housing sociale, i progetti di reinserimento intra ed extra murari
Relatori: Stefania Perri (Provveditore Vicario Regionale Amministrazione Penitenziaria per il Lazio, Umbria e Molise), Alessandro Pinna (ex Presidente Isola Solidale), Paolo Strano (Presidente Semi di Libertà), Oscar La Rosa (CEO di Economia Carceraria), con la testimonianza di persone in esecuzione penale esterna
10 - IL RUOLO DEL VOLONTARIATO IN AMBITO PENALE
La rete dei volontari per sostenere i detenuti e le loro famiglie ed il rapporto con il territorio, il rapporto tra la famiglia ed il detenuto, le problematiche della popolazione detenuta straniera
Relatori: Francesca Danese (Portavoce Forum III Settore), Padre Moreno (Cappellano III Casa e Rebibbia Nuovo Complesso), Susanna Marietti (Antigone)
Come e perché il volontariato penitenziario?
La presenza del volontariato in carcere è prevista dagli art. 17 e 78 dell’Ordinamento Penitenziario, in qualità di assistenti volontari alle attività che hanno come finalità il sostegno morale ed il reinserimento nella vita sociale dei condannati e degli internati.
Non è pertanto un ruolo meramente assistenziale, ma gli viene riconosciuto il fondamentale compito di cooperare al reinserimento sociale previsto dall’ art. 27 della Costituzione, in un’ottica ampia e finalizzata, in un contesto estremamente complesso quale il mondo del carcere.
Come già detto, per svolgere attività di volontariato all'interno di un Istituto Penitenziario o all'interno di un Centro di Servizio Sociale è consigliabile operare insieme ad altri volontari all'interno di un'associazione o gruppo consolidato, piuttosto che operare singolarmente, programmando il proprio intervento in rete con altri volontari, con un obiettivi e modalità comuni. Inoltre vi sono una serie di prassi da compiere per essere autorizzati, che possono essere affidate e semplificate dall’Associazione con la quale si opera.
Se la richiesta è per l’art. 17 l'autorizzazione sarà concessa dal Magistrato di Sorveglianza, che ne darà comunicazione alla Direzione dell'Istituto ed al diretto interessato, mentre per l’art. 78 deve essere aggiunta una dichiarazione sostitutiva di atto notorio, che la Direzione dell’Istituto provvede ad inoltrare, assieme al suo parere, al certificato penale e dei carichi pendenti e alle informazioni della pubblica sicurezza o dei carabinieri, al Magistrato di Sorveglianza. Quest'ultimo, se ritiene la proposta valida, la trasmette ai Provveditorati regionali, che la inoltrano al DAP.
Inoltre per agire come volontario dentro un carcere, occorre elaborare un progetto di intervento finalizzato e presentarlo alla Direzione dell'Istituto Penitenziario in cui si intende operare. Il progetto sarà discusso e le linee della sua applicazione concordate con la Direzione e l’Area Educativa.
Nel caso in cui l'assistente volontario mostri di non essere adatto a svolgere i suoi compiti, la Direzione dell’Istituto può sospenderne l'autorizzazione e chiederne la revoca al Dipartimento, dandone comunicazione al Magistrato di Sorveglianza.
Può accadere che negli istituti i regolamenti non vengano aggiornati spesso, e soprattutto che vigano delle regole non formulate esplicitamente e la cui contravvenzione, anche involontaria, può generare problemi e fraintendimenti.
Con l’esperienza ci si impara a muovere anche nel rispetto di queste regole, e l’indicazione generale è quella di operare sempre nel rispetto delle regole previste dall’ordinamento penitenziario e dal regolamento dell’Istituto, e nel rispetto del lavoro degli operatori dell’Amministrazione e degli agenti di Polizia Penitenziaria.
COME PARTECIPARE
Per partecipare al Corso ed ottenere l'Attestato nominale è sufficiente iscriversi alla nostra Associazione, riceverai una mail con tutte le istruzioni che ti servono per seguirlo:
Quote Associative Sociali (Annualità 2024):
Socio Ordinario € 20
Socio Sostenitore € 50
Socio Benemerito € 100
Puoi versare la tua quota online, con carta di credito o PayPal, in modo protetto e sicuro, cliccando sul pulsante qui sotto
Oppure con Bonifico Bancario:
Intestatario: Semi di Liberta
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Causale: Elargizione liberale
N.b. Evidenza del versamento può comparirci sul conto anche dopo alcuni giorni, se vuoi velocizzare l’invio dei link da parte nostra e la visione delle Lezioni, scrivici a info@semidiliberta.org, allegando quietanza del bonifico (anche uno screenshot va bene).